mercoledì 17 febbraio 2016

ANTARTIDE - DIARIO 3 10 FEBBRAIO


Mercoledì 03 febbraio  2016
Questa mattina siamo riusciti a partire per le 08:40.  Viaggio tranquillo,  la cabina del trattore, un lato sinistro, è ghiacciato;  l’altro con la  bellissima giornata  è caldo,  perciò ho una parte  del mio corpo è più fredda e l’altra più calda.

A causa del carico eccessivo che abbiamo Nico  ha chiesto  a quelli di Concordia di non venirci incontro perché  se per un qualsiasi motivo siamo costretti a fermarci   poi ripartire è  un' impresa, così ci hanno atteso all’ingresso della base.

Diverse persone  sono andate via,  altri hanno posticipato anche loro la partenza per poter scaricare materiale, viveri e gasolio, perché  normalmente  per inizio febbraio hanno già parcheggiato  tutti i mezzi per tenerli riparati dal freddo  dell’inverno.  Ma  per cause che già sapete tutto è stato rinviato di qualche giorno.  

Siamo arrivati per le 20:30 di Prud Homme  cioè le  18:30 di Concordia.  Il tempo di parcheggiare, saluti, baci ed abbracci.  

Mi hanno comunicato ufficialmente il mio rientro posticipato. Non prendo più la nave del 13 febbraio ma quella del primo marzo. 

Dopo cena, ricca partita a biliardino.  La base è italiane e francese,  ma questa volta ho trovato un giapponese, un canadese  ed un Olandese. Il Canadese, un soggetto un po’ pazzo, voleva  sempre giocare a biliardino. Un ragazzo di 35 anni, grosso, ogni tanto, quando faceva faceva un gol, ti abbracciava e ti dava certe pacche sulle spalle da toglierti il respiro. Lui parlava inglese ed io napoletano. Come ci capivamo non lo so... gli ho insegnato a dire "schiattaci a capa con la palla".  

Ho telefonato a casa. A noi della traversa ci fanno chiamare a casa senza limite di tempo.


Giovedì 04  febbraio
Oggi giornata faticosa: scaricare,  ricontrollare, riconfigurare i  carichi  che dobbiamo riportare giù a Prud Homme.

Ma la cosa bella è che oggi ho visto i miei figli nella video conferenza.  Super emozionato, devo dire. Ho cercato di sdrammatizzare per non piangere dall’emozione.  Durante la video conferenza i miei occhi erano su di loro, le risposte andavano in automatico, ma non ero concentrato, devo dire, purtroppo, sulle domande, ma sulla timidezza delle due gemelline.
Loro non hanno parlato, ed io, per non farle emozionare non ho avuto la forza di stuzzicarle.  Però  ho registrato tutto e quando vengo in Italia la riguardiamo insieme. Poi c’erano dei bimbi che mi hanno fatto dei complimenti .

Per dirvi... da quanto ero emozionato non ho ricambiato nemmeno i saluti del  papà di Aiello e chiedo ufficialmente scusa... e ti saluto, caro Stefano, dal mio diario  e grazie mille per i tuoi saluti.    

Anche il ragazzo canadese ha fatto una videoconferenza per un tg  in  Canada.  Voleva che partecipassi anch’io, ma gli ho detto: "In che lingua?  Io conosco il napoletano ed un po’ d’italiano", così poi sono andato a letto.



venerdì 05  febbraio
Oggi abbiamo continuato a caricare  le cose da riportare giù.  L' intenzione di Nico era di ripartire per appena dopo pranzo, ma non ce l’abbiamo fatta,  così ripartiamo domani mattina  con Vito Stanzione che tra qualche giorno  diventa il responsabile della base Concordia.

Ci siamo fatte  delle foto  con le  maglie del Napoli con la base dietro  da mandare alla società calcistica del Napoli. Forse ci mettono sul 'Mattino', un giornale campano come per i toscani il Tirreno.  Per  dire: i tifosi più a sud del mondo, e più  lontani.


sabato  06 febbraio  2016
ore 08:00 di Prud Homme si riparte  lasciare Mirko a Concordia.  Mi è un po’  dispiaciuto,  è vero che ho imparato qualche parola francese, ma non riesco a fare dei discorsi.  

Nel rientrare abbiamo lasciato Mirko e Karen ed abbiamo recuperato David  che stava con noi nella prima traversa. Abbiamo caricato due trattori ed un gatto delle nevi  sopra due carrelli ed un tappeto, il n° 8, lo carichiamo sugli sci  quando lo raggiungiamo. 

I Francesi avevano preparato la colonna, la caravan logistica  Nico ed il  Dottore Martin; poi  Jacky ed io con la caravan scientifica più altro materiale  tra cui un trattore  sul carrello  e gli  sci per recuperare l’otto,  mentre Alex e JB dovevano viaggiare ognuno per conto proprio, ma JB   non ce la fa a trainare il suo carico, così anche Alex e JB si sono legati. 

Il viaggio procede bene, piccoli guasti, ne soffrono soprattutto i gatti delle nevi, rompono in continuazione i tubi dell’olio idraulico che servono per  far muovere  la pala che spala la neve. 

Oggi dovevano  partire per Pru Homme  anche Mirko e Karen con l’aereo, ma  non è stato possibile per meteo cattivo verso il mare. 

Una giornata di sole  che nel trattore sembra di fare una sauna.  Con il tettuccio ed il finestrino   
aperto fa caldo, così apro un po’ la porta perché come vi ho detto anche nella prima traversa  adesso la porta  è nascosta   da dove soffia il vento.  Ecco,  devo dire che in Antartide  si soffre più il caldo che il freddo.  

Jacky ha il suo trattore che ha un problema  elettronico non riparabile. Ogni tanto il tasto che regola i giri del motore  si spegne in automatico  facendolo rallentare di colpo, perciò  lui la prima cosa che fa mi avvisa e poi provvede a  ripristinare i giri del motore  perché se io sono leggermente distratto posso tamponarlo.  Attirando la mia attenzione su di lui io diminuisco dandogli il tempo di riattivare il pulsante  e, senza ripartire  da fermi, riusciamo ad avere lo spunto per rimetterci in marcia  alla velocità prevista.


domenica  07 febbraio 2016
Giornata bellissima,  anche nel fare le nostre cose siamo sempre più veloci.  Questa mattina i trattori alle 07:00  erano già in moto.  Ormai che Karen non c’è do un  grosso aiuto al dottore anche in cucina. Gli sto insegnando il campano  e quando lo ripete mi fa morire,  perché non ci riesce.  Ho scoperto che è un tipo molto atletico; lui è specializzato per i pronti interventi, lavora spesso sull’elicottero in Francia, perciò anche se è giovane ha esperienza, già il fatto che lavora sull’elicottero tratta i casi più gravi. 

Abbiamo fatto una scommessa. Lui è un tifoso del Lione  ed io lo sapete.  Anche se le due squadre giocano in campionati diversi, per la fine della missione chi realizza più punti  vince un caffé  ad Hobart. Qui non si pagano i caffè, sono  tutti gratis.  

Anche oggi una super bella giornata.  Nonostante  i meno 35 gradi  scendiamo dal trattore  anche a mezze maniche  per quei pochi minuti prima che il freddo penetri nel nostro corpo.  Il dottore addirittura,  poiché  il suo trattore non ha il tettuccio, si è messo a guidare in pantaloncini corti e così è sceso dal trattore per la sosta tecnica.  

Nemmeno oggi  sono partiti da Concordia,  altrimenti  l’aereo sarebbe sorvolato sulla nostra testa facendo anche più di un passaggio per salutarci probabilmente.



Lunedì 08 febbraio 2016
Mattina un po’ nebbiosa,  ma poi il  cielo si è aperto. Alle ore 13:00 abbiamo raggiunto il trattore n° 8 e verso le 13:10, mentre stavo togliendo la neve dagli sci per caricare il trattore, passa sopra di noi l’aereo che andava giù a Prud Homme.  Abituato ai soliti rumori, quello è stato  un rumore che ha spezzato un po’  la monotonia.   Viaggiamo credo a circa 500 m dal suolo,  noi ci siamo fermati per salutare. 

L’ Otto  quando ci ha visto avrà detto: "Voi mi avete lasciato qui al freddo per una settimana, adesso vi faccio vedere io", così non si è voluto mettere in moto. Abbiamo attaccato la corrente per farlo riscaldare e siamo andati a pranzo, ma con 4 meccanici esperti ed un passa-chiavi,  cioè io, non è voluto partire. Dunque per caricarlo sugli sci ci ha fatto sudare e lavorare, perché aveva la pala davanti per spalare la neve abbassata. Per alzarla abbiamo smontato dei tubi dell’olio, così non avendo più pressione, con la gru siamo riuscita ad alzarla, legata in modo che non tornasse più giù, spinto con forza da un altro trattore, non a mano, sugli sci e legato.  

Adesso Jacky ha lasciato la cisterna del gasolio ad Alex ed ha agganciato il N° 8. Dietro ci sono io. Da premettere: sugli sci i trattori vengono messi a marcia indietro, io adesso ho questo trattore enorme davanti a me che mi toglie ogni tipo di visuale. Con quei 4 enormi fari che porta sul tetto sembrano 4 enormi occhi che ti osservano e con la pala alzata sembra un' enorme bocca.

La distanza tra me e lui è di 6/7 m, adesso basta un errore di Jachy o un piccolo problema al suo trattore e se non sto attendo lo tampono. Tra un cosa e l’altra siamo ripartiti alle 16:00.  

Martan il dottore per stuzzicarmi ha iniziato a lanciare delle sfide,  ad esempio a fare le trazioni. Lui, un ragazzo molto atletico, fa anche la corsa chiamata maratona. Io gli ho fatto vedere come si fanno le flessioni con una mano e cambio braccio mentre sto facendo le flessione a volo, rimanendo per una frazione di secondo senza le due mani a terra. 

Oggi c’era da legare il mio trattore agli sci che trasportano l’otto,  e poiché la corda pesa a tirarla, stavano pensando come fare. Io mi sono messo la corda intorno al braccio e strusciando per terra, o meglio sulla neve, l'ho tirata fino al gancio passando sotto al trattore. Noi giù diciamo che mi sono bruscinato (rotolato) nella  neve  per scherzare, in realtà è per lavoro.

Pieno di neve. Poi il vapore dell’aria che respiriamo appena esce dalla bocca si ghiaccia sul collarino e sul cappello. Sembra che esci da una bufera di neve.


Martedì  09 febbraio 2016
Giornata  un po’  freddolina devo dire, ma tranquilla.  Dopo un' oretta di viaggio al trattore di Jacky si è alzata  la temperatura, così ci siamo fermati per aprire gli sportelli del  vano motore per far affluire più aria. Nel ripartire non c’è stato verso.  È dovuto venire Alex con il suo trattore per darci un aiuto, è per questo motivo che Nico a me ed a Jacky ha detto: "Niente pausa tecnica".  

Abbiamo viaggiato tutta la giornata facendo la sosta solo per il pranzo. Ho passato tutta la mattina a buttarmi acqua in faccia, non riuscivo a stare sveglio e concentrato nella guida.  A pranzo ho preso la dose di tre tazze di caffè,  ho rinunciato a lavarmi i denti per avere gli occhi chiusi per almeno 5 minuti  e, vi dico, ha funzionato alla grande, tanto che per andare a letto ho dovuto prendere il sonnifero cioè bere un po’  di liquore che mi butta giù  in pochi secondi, non essendo abituato a bere.  Ma, vi posso garantire, ho dormito fino alle 05:00 di mattina senza sentire nulla. 

Anche questa sera abbiamo fatto tardi. Il gruppo della caravan scientifica ha dato dei problemi,  lavorandoci David e Bernard e noi ai trattori ed ai gatti non saprei dire quale sia stato, ma sta di fatto che abbiamo iniziato a cenare quasi alle 23:00.  Doccia, e con il mio sonnifero naturale ho riposato alla grande.


Mercoledì 10 febbraio 2016

Siamo quasi a metà percorso. Qui come al solito il clima è più freddo,  siamo al di sopra dei meno 40°, ormai  la mattina  accendiamo i trattori anche prima delle 07:00 per dargli più tempo di riscaldare,  addirittura il n° 9 alle 06:30,  Alex lo accende,  è quello che soffre di più il freddo.  

Oltre alla far salire la temperatura del motore bisogna far salire anche quella dell’olio del cambio, perciò facciamo qualche giro in più, perché alla partenza sotto sforzo fanno fatica a partire. Anche questa mattina io e Jacky non siamo riusciti a partire, ma non tanto in questo caso  per il carico incollato sulla neve, ma dovuto proprio all’olio del cambio troppo freddo.  Faceva perdere i giri al motore  al momento della partenza,  in cui andava sotto sforzo.  Pensate che per raggiungere la temperatura ideale ci sono volute più di due ore.  Ma raggiunti i 20° già inizia a funzionare molto bene. 

La neve è strana, mette sotto sforzo i trattori e, come le persone  diverse strutturalmente, anche i trattori, nonostante sono delle macchine, hanno reazioni diverse,  infatti ci sono alcuni di questi a cui dopo un po’ bisogna aprire o togliere  gli sportelloni  che accedono al motore per far entrare più aria in quando i motori vanno in surriscaldamento, cioè  si alza la temperatura più del previsto. 

Visto che a Concordia non abbiamo avuto il tempo di riposare, anche se Nico ci ha lasciati un po’  liberi il pomeriggio tardi prima della partenza, io non sono andato a letto, altrimenti poi la sera avrei fatto fatica a prendere sonno  ed il giorno dopo guidare sarebbe stato peggio.

Così mi sono scaricato della musica  perché hanno un pc  dove tutti inseriscono film, foto e musica, così se qualcuno  vuole va lì e si scarica tutto quello c’è. E vi dico, ci sono, tra film e musica, circa 8 terabyte di materiale.   Per darvi un' idea: se una persona volesse vedere ed ascoltare tutto quello che c’è lì sopra credo che ci vorrebbe un anno.  Io ho preso musica,  ma  ho lasciato tutta la serie dei film di Totò. 

Questa mattina per agganciare i trattori ai carichi non vi dico il freddo che ho sofferto, soprattutto alle mani.  Come tocchi il ferro ti raffredda le mani in pochi secondi  e le dita sembra che ti stiano cascando. I trattori hanno i sedili riscaldabili, e  per riprendermi dal freddo  ho posizionato le mani sotto  al sedere  e solo così sono riuscito a muoverle di nuovo. 

Adesso avremo  giorni di freddo più forte e poi a Prud Homme le temperature sono meglio. Oggi, nonostante una giornata discreta,  ho la parte della cabina  dietro di me completamente ghiacciata sul lato sinistro dove c’è la porta piena di neve alzata dai cingoli. Per la parte davanti ogni tanto bisogna attaccare i tergicristalli, ma prima devo uscire dal trattore,  staccare  la spazzole dal vetro  e poi azionare il tergicristallo  perché la neve  incolla la spazzola al vetro  e non la fa muovere.  Questa operazione ogni 15 minuti circa, ovvio con trattore in movimento, ma in totale sicurezza.   Con una macchina non è fattibile, con il trattore sì perché all’esterno  c’è una pedana per appoggiarsi, dunque niente  pericolo.   

Tornando al trattore n° 8,  dopo che per tre giorni è stato incatenato  sugli sci ha deciso  di fare il bravo, così si è messo in moto. Noi l’abbiamo ricattato: "O  ti accendi oppure  ti lasciamo qui per tutto l’inverno Antartide  al freddo, vento e neve",  e  solo cosi si è convinto,  lo dicono le persone anziane che con le buone maniere si ottiene tutto!

Aggiungo, il n° 8 per i francesi  è il loro simbolo di potere logistico sulla traversa, per loro arrivare a Concordia con questo trattore  è una gran soddisfazione di durezza verso gli Italiani. Avete presente i Greci con il famoso cavallo di Troia, dentro questo cavallo c’erano i più grandi  combattenti greci tra cui  Ulisse?  Qui i due personaggi, anche perché  ne porta solo due,  sono Nico e Tito che dovevano fare ingresso a Concordia, ma il loro cavallo da battaglia quest’anno  non ha voluto,  forse perché c’ero io.  

Stiamo viaggiando molto bene anche se leggermente  più piano.  La marcia n° 13  la mettiamo, ma non spesso, essendo un po’ carichi. Se facciamo tutto il giorno con  la 13 non riusciamo ad arrivare con il gasolio a fine serata.  Fermarsi e fare rifornimento significa perdere più di un' ora di tempo. Vuol dire, è vero, che raggiungiamo prima  i 120 km ma è pur vero che per fare rifornimento e ripartire  perdiamo troppo tempo  e così riusciamo a fare  più km  alternandoci tra 12 e 13. 

Da previsioni iniziali nella seconda traversa,  oltre ad avere più freddo, e su questo ci siamo, dovevamo beccare condizioni meteo tra vento, neve e nebbia,  da ostacolarci di brutto nel lavoro, ma per adesso tutto questo  non è successo. Meglio  per noi.

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