martedì 2 febbraio 2016

ANTARTIDE: DIARIO 1 E 2 FEBBRAIO




Lunedì 01 febbraio 2016
Anche oggi mille difficoltà per ripartire. Come tutti i cambi, avendo dell’olio, il freddo l'ha reso molto denso  non facendo  entrare  le marce e solo dopo un bel po’,  il caldo del motore ha reso l’olio più fluido e così abbiamo risolto il primo problema.  

Trattore n° 9:  prima problemi con la pressione dei cingoli, poi, quando siamo andati per ripartire,
sotto sforzo perdeva potenza e non riuscivano a partire.  Il problema era mancanza di gasolio,  fatto uno spurgo è andato bene.

Il trattore n° 8  ieri ha perso diversi denti dei cingoli.  Potrebbe  ancora camminare ma c’è il rischio che poi, perdendone altri,  il cingolo  fuoriesce  dalla sua sede e poi non cammina   più  e  visto che il problema  è a 330 km da Concordia
ed avendo un solo carro attrezzi, se così vogliamo chiamarlo, cioè dei grossi sci per metterci un trattore  sopra in caso di guasto, l’abbiamo lasciato al freddo gelido dell’Antartide. Magari così diventa più buono.  

Non avendo più l’8 a disposizione, adesso per ripartire è un vero problema,  come questa mattina. Trovare la combinazione per la partenza è un vero terno all’otto (non inteso come trattore) diciamo come vincere alla schedina del totocalcio. 

Nico non è riuscito a partire, così  ha fatto da terzo  JB ed ha aiutato anche noi, ma poi JB non ce l'ha fatta,  così  ci siamo fermati di nuovo.  Nico  è andato ad aiutare  JB e noi,  ma lui dopo non ce l'ha
fatta a ripartire, così  di nuovo JB  ad aiutare Nico  e  noi,  perché avendo raggiunto il carico davanti ci siamo dovuti fermare e solo dopo tutto JB è riuscito a partire senza il terzo trattore. In conclusione
questa mattina siamo ripartiti  alle ore 10:00. 

Sembrano tarantelle ma non è così. Il freddo è il vero nemico da combattere con molta calma. Il
trattore la mattina è un congelatore e prima di un'oretta, acceso con l’aria calda  accesa, non ti puoi svestire degli indumenti pesanti che portiamo addosso.  

Ormai gli stivali non li tolgo più, altrimenti si ghiacciano i piedi. Se apri lo sportello per qualsiasi motivo, anche per un attimo, devi riattaccare l’aria calda perché ha congelato tutto l’abitacolo. Mettere il viso fuori è come se qualcuno ti sta spruzzando con la bomboletta il ghiaccio quando prendiamo delle botte per non farci crescere il bozzo, a casa mia diciamo il 'bubone'.  

Anche oggi Mirko è in caravan,forse domani torna a guidare. Oggi, a prescindere dalla nebbia che
c’è e della scarsa visibilità, è una giornata discreta. Ho telefonato  a casa, ho parlato per pochi minuti ma sono riuscito a salutare tutti e tre i piccoli compresa la mamma, ed inoltre il Napoli ha vinto mantenendo ancora il primato. La nota dolente è che la Juve è sempre li a due punti  e non inciampa dando un po’ di respiro a questo grande Napoli. 

Ormai siamo tutti stanchi. Non avendo il trattore n° 8 a spianare la strada ci sono solo i due gatti. Conclusioni: si prendono più colpi alla schiena. 

Nico mi ha detto un giorno che quest’anno e lo scorso anno hanno fatto appena due traverse. Normalmente sono tre, e più di due a testa non ne fanno perché la seconda ti distrugge,  la terza ti ammazza proprio.  Devo dire ha ragione. 

A pranzo, poiché  il nostro carico è quello che non riesce a partire quando ci fermiamo, ci hanno detto che le pause tecniche io ed Alex non la facciamo più, "perciò  organizzatevi per le proprie esigenze" (non aggiungo altro).  E così alla pausa tecnica noi abbiamo solo rallentato per non raggiungere i trattori davanti. 

Il problema la mattina ed a mezzogiorno  non c’è perché siamo tutti vicini; durante il giorno tutti viaggiamo con gli stessi giri e la stessa marcia, ma avendo un carico diverso i trattori prendono tra di loro anche distanze di un km e se ci fermiamo per la pausa tecnica e non riusciamo a partire per quando ci raggiunge, per farci partire e ritornare al carico si rischia di perdere anche mezz’ora di viaggio.  

Questa sera non ci sono nuvole e zero vento. Nonostante i quasi –40 gradi si sta molto bene. Mancano all’arrivo circa 230 km.  Se va tutto bene tra due giorni siamo a Concordia, ma la cosa
più bella e che vedrò, anche se attraverso un PC, le mie tre pesti.
Speriamo di non emozionarmi troppo, sono tre mesi ormai che non li vedo
Bene io vado a nanna  e voi sapete perché?



Martedì  02 febbraio 2016
Nonostante le temperature basse oggi c’è un bel sole e si sta molto bene, Mirko è ritornato a guidare. 

Ormai la mattina partire per le otto è impossibile, anche questa mattina vari problemi, e per partire si sono fatte le 09:00.

Con il sole e senza nuvole sembra che i trattori facciano meno sforzo. Alle due pause noi non ci siamo fermati, però quando siamo ripartiti dopo pranzo non abbiamo avuto problemi.  

Per adesso siamo ritornati tutti ai propri incarichi iniziali. Questa sera ci siamo misurati il battito del cuore  e l’ossigeno nel sangue. Il battito medio viaggia intorno ad 85 battiti al minuto e l’ossigeno fa fatica ad arrivare al 90%, infatti come ti muovi ti prende un bel fiatone  e devi fare i movimenti dosando bene le forze, altrimenti si va troppo in debito d’ossigeno.

Oggi abbiamo passato il luogo dove si staccarono gli sci alla cisterna, dove abbiamo trascorso il 31 dicembre,  anche la terza pista per atterraggio, dove stavano  quelli della caravan scientifica  che sono rientrati a Concordia  ma hanno lasciato sul posto solo  due  rimorchi uno con un
container  ed un altro con varie casse. Noi l’abbiamo recuperato  per portarlo con noi. 

Perché si rischia di non arrivare domani per domani sera, abbiamo viaggiato fino alle 20:30, ma poi il trattore  n° 9 perde sempre potenza,  gli abbiamo pulito il serbatoio visto che era già quasi vuoto dal
viaggio ed i filtri del gasolio. Abbiamo cenato alle 22:30. 

Proprio a causa degli sci che si sono staccati nella prima traversa abbiamo fatto tutto il viaggio utilizzando al massimo la marcia n° 12;  questa volta la 13 non l’abbiamo inserita nemmeno per un attimo.  

Vi dico la verità, non vedo l’ora di fare questa videochiamata. Poi i ragazzi della quinta li conosco

tutti ormai, voi di seconda molto meno.

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